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Il mio primo ricordo legato al Mago di Oz è legato al film di Walter Murch prodotto dalla Walt Disney nel 1885, probabilmente io l’ho visto qualche anno dopo in televisione. Questo film era considerato il seguito dell’originale Il Mago di Oz uscito nel 1939, quello con Judy Garland, e raccontava della piccola Dorothy che tornava nel Regno di Oz, infatti il film si intitola Return to Oz, e viveva le sue mille avventure tra streghe e luoghi fantastici per riuscire a salvare il famoso Regno di Smeraldo. Il film è super dark e la scena che più mi faceva impressione era quella di Dorothy che passava nella galleria di teste* della strega per prendere una chiave. *la strega aveva una galleria con delle vetrinette e dentro teneva le sue teste di ricambio, super comodo, non era mai spettinata o con il trucco da rifare! Pochi anni dopo ho visto anche il film del 1939 e dopo ancora ho letto il libro di Frank Baum. Lo devo dire? Adoro anche questa storia perfetta per il Book club delle casette e in sintonia anche con la Libreria le due Zitelle, la location del mio book club!
Il libro che Frank Baum scrisse nel 1900 inizia così:
“Avevano una casetta piccina, perché il legno per costruirla aveva dovuto essere trasportato su un carro per miglia e miglia. C’erano quattro muri, un pavimento e un tetto che costituivano un’unica stanza; e questa stanza conteneva un vecchio fornello dall’aria arrugginita, una credenza per i piatti, un tavolo, tre o quattro sedie e i letti”
La descrizione della casetta piccina già mi ha scaldato il cuore, perché sembra una delle mie casette: piccola, quattro pareti con i timbri, un’unica stanza con tutto il necessario per fare casa, famiglia e affetto.
“L’uragano aveva deposto la casetta – che pensiero gentile per un uragano! – in mezzo a un paese di straordinaria bellezza”
Tutto inizia con un uragano gentile che trasporta la casa di Dorothy e dei sui zii dal Kansas nel paese dei Succhialimoni, i primi amici della bambina, che l’accoglieranno come fata gentile che li aveva liberati dalla strega dell’Est (la povera era stata schiacciata dalla casetta piovuta dal cielo). Inizia tutto da lì: Dorothy parte alla ricerca del Mago di Oz, l’unico che possa farla tornare a casa, percorrendo la strada con i mattoni d’oro e incontrando tre amici che saranno al suo fianco durate la strada verso la città di Smeraldo.
I TIMBRI DELLE CASETTE
Le casette del Mago di Oz, le grandi ma anche le piccine del segnalibro, hanno il tetto color rugiada, un colore dalla base smeraldo con dei puntini bianchi. Questo colore mi sembrava il più adatto a ricordare il colore della città che ospita il castello del Grande Mago di Oz: verde con delle pagliuzze luccicanti.
I timbri che ho scelto sono la piccola Dorothy, non poteva mancare la protagonista con il suo vestito a scacchi bianco e azzurro, il colore delle fate buone, e le pantofoline d’argento rubate alla cattiva Strega dell’Est. Camminando con l’inseparabile amico cagnolino Totò, alla ricerca del Mago che tutti i desideri può esaudire, la bambina incontra il suo primo compagno di avventure, lo Spaventapasseri, solo paglia e niente cervello. I due nel bosco salvano dalla ruggine il Boscaiolo di Stagno, forte ma senza cuore.
“Nonostante tutto” dichiarò lo Spaventapasseri, “io chiederò ugualmente il cervello invece del cuore, perché uno stupido non saprebbe che farsene del cuore, se lo avesse”
“Io invece domanderò che mi sia ridato il cuore” replicò l’omino di stagno; “perché il cervello non basta a rendere felice una persona e la felicità è quello che più conta al mondo!”
Il leone codardo è il terzo personaggio che si aggiunge alla compagnia e dal potente Mago di Oz vorrebbe un po’ di coraggio per essere, finalmente, il degno Re degli animali.
Sul terzo lato della casetta ho voluto mettere la mongolfiera sulla quale il Mago di Oz, dopo aver svelato il suo inganno, parte per il suo ritorno a casa.
Cosa mi piace del mago di oz
Il libro di Baum è stato interpretato sotto molteplici punti di vista, alcuni forse più verosimili altri un po’ fantasiosi, ma io non voglio fermarmi su uno di questi. Questo libro mi piace perché fa parte della letteratura per ragazzi fantasy, perché è senza tempo e perché in ciascuno dei suoi personaggi, ognuno di noi, si può in parte rispecchiare. Anch’io avrei qualche desiderio da chiedere al Mago e forse lui potrebbe indicarmi, così come ha fatto con lo Spaventapasseri, il Boscaiolo e il Leone, cosa ricercare in me stessa per avverare questi desideri! Dorothy è molto coraggiosa e determinata, è una delle prime eroine femminili della letteratura per ragazzi!
Ci sono molte frasi che mi piacciono di questo libro ne ho scelte due, una che dedico alle mie casette e l’altra a chi riflette sui sentimenti:
“Nessun posto è bello come casa mia” e “E ricordati, mio sentimentale amico, un cuore non si giudica solo da quanto tu ami, ma da quanto riesci a farti amare dagli altri.”
Ho anche guardato e riguardato i film dedicati al Mago di Oz, quello del 1939 e quello del 1985, mi mancano le pellicole più recenti (cercherò di rimediare!).
Istruzioni per l’uso
Le casette Book club, come tutti i mesi, sono in edizione limitata. Ce ne sono solo due, una la trovi qui nello shop e una la puoi acquistare direttamente da me in Laboratorio. Ma non arriverà da sola! La casetta, che rispetto alle sorelle, adora più stare sulla tua libreria che non in viaggio, arriverà accompagnata da un segnalibro decorato con una casetta Book club in miniatura così, quando la maggiore deciderà di seguirti nei tuoi viaggi avrai sempre una mini casetta che veglierà i tuoi libri preferiti. Le casettine Book club, prima di arrivare nella tua libreria, si sono fatte un giro da Marta e Carmen alla Libreria Le due Zitelle per farsi il servizio fotografico con il libro del Mago di Oz. Ogni volta però è la stessa scena, le casette non vorrebbero più andare via perché trovano tantissimi altri libri che vorrebbero leggere… sei curiosa? Fai un salto in libreria per prendere la tua copia del libro di Baum e dare un’occhiata in giro. E se vuoi fare un bel regalo, prendi da loro il libro, da me la casetta e ti faremo una bella confezione!
Mentre tu dai un’occhiata allo shop io penso già a quale sarà il prossimo libro del Book club delle casette e ti lascio con la bella canzone di Judy Garland:
“Dovrebbe essere un posto che non si può raggiungere da una barca, o un treno. E dovrebbe essere molto, molto lontano. Oltre la luna, al di là della pioggia…
Somewhere over the rainbow
Way up high
There’s a land that I heard of once in a lullaby
Somewhere over the rainbow
Skies are blue
And the dreams that you dare to dream really do come true…”