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Sono tornata all’asilo! {e questa volta è stato bello}

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• venerdì 27 dicembre per gli ordini conclusi entro le 12 del 23 dicembre (non posso garantire l’arrivo in tempi brevi)

Il giorno dell’inaugurazione del mio Laboratorio è passata a salutarmi Federica, una ragazza creativa che ho avuto il piacere di conoscere tanti anni fa e che ora fa la maestra nell’asilo dove, giusto qualche anno fa…, anch’io sono stata da piccina e che è a due passi (ma proprio due!) dal mio nuovo spazio.

Torno all’asilo!

Federica è un’amica delle casette ed era felicissima per me e per questa mia nuova avventura tanto da propormi subito un laboratorio per i suoi bimbi: quest’anno seguiva il gruppo dei grandi e voleva regalare ai suoi piccini un’esperienza creativa nuova che desse vita anche ad una creazione da tenere come ricordo del percorso fatto assieme.

Mi sono fatta raccontare cosa avessero fatto durante l’anno e la maestra mi ha spiegato di aver fatto un percorso sui profumi, subito ho pensato ai miei profumatori! Ho proposto di fare un piccolo erbario con la ceramica creando così degli amuleti da appendere e da profumare. Approvata l’idea abbiamo stabilito il giorno dell’incontro. Federica, assieme ai bambini, è andata a caccia di foglie e fiori da imprimere nella creta (mi ha portato anche delle foglie di piante aromatiche dal loro orto didattico!!).

Ero veramente emozionata, eh si sarei tornata nel mio asilo dopoehm tanti tanti anni! Le stanze sono un po’ cambite e i miei ricordi un po’ annebiati ma sono certa che l’atmosfera si, quella si era totalmente diversa! Da qui si capisce che la mia esperienza all’asilo non è stata delle migliori ma ve lo racconto tra poco!
I bimbi mi aspettavano già tutti entusiasti di lavorare la ceramica usando le foglioline che avevano raccolto: divisi a gruppetti hanno fatto la loro sfoglia con il matterello e hanno impresso foglie e fiori nella morbida argilla e… magia!! Tante bianche foglie da appendere a dei bastoncini per profumare la casa e ricordarsi della loro maestra Federica che ha avuto per loro un bellissimo pensiero!

Io all’asilo non ci volevo proprio andare!

Come ho scritto tornare in quell’asilo è stato bello: l’atmosfera era più gioiosa e anche l’ambiente era più colorato, meno austero. Eh si devo ammettere, e non ne ho mai fatto mistero, che i tre anni di asilo non sono stati belli per me, non sono mai andata volentieri anzi, ne ho sofferto. La creatività era usare il punteruolo e la nanna pomeridiana era un incubo! E odiavo il fotografo che veniva a farci le foto di fine anno… Perchè?! Andando un po’ controcorrente rispondo: perchè io a casa stavo benissimo!
Ho avuto la fortuna di crescere in una casa immersa nella campagna (non scherzo! ci vivo ancora oggi e ho una sola famiglia vicina di casa, il resto sono prati, alberi e il Piave a due passi) con genitori e nonni che amavano la campagna, gli animali e il fare manuale. Con mia mamma e mia nonna (lei era una cuoca!) cucinavo, facevo l’orto, badavo a caprette e galline e cucivo bellissimi vestiti alle mie bambole; con il nonno andavo nel campo (fare il fieno e raccogliere patate erano appuntamenti fissi) e facevo la piccola aiutante quando lui andata in stalla dalle mucche (che meraviglia vedere nascere i vitellini!). Anche mio papà si poteva considerare artigiano, fabbro e muratore aveva un suo laboratorio che mi affascinava moltissimo (in seguito molti suoi strumenti sono diventati anche miei!).
Avete ancora qualche dubbio che io stessi meglio a casa che non all’asilo?! Alla fine i miei tre anni di asilo li ho fatti e sicuramente anche quest’esperienza mi ha formata, non rinfaccerò mai la scelta fatta dai miei genitori ma non posso non dire la verità.

Dopo il laboratorio fatto ad inizio giugno posso però dire di essermi riappacificata con quel luogo: ora quando ci passo davanti mi scappa pure un sorriso pensando a quando, nel giardino giocavo senza mai staccare gli occhi dalla strada per vedere se i miei genitori o i miei nonni passavano per di là, magari per portarmi con loro… Ora penso che loro oggi sarebbero orgogliosi di me tanto quanto lo sono stati vedendomi andare all’asilo nonostante non mi piacesse. Sarebbero fieri di me nel vedere che ho scelto una strada che alle volte è un po’ faticosa, ma che mi da tante soddisfazioni e se alle volte mi sono sentita dire “ma perchè lo fai? sarebbe meglio che tu facessi altro” non era perchè c’era chi non credeva in me ma aveva solo paura di vedermi fare troppa fatica e invece voleva solo che io fossi felice. Questo racconto saprà aggiungere anche un piccolo significato in più alle mie creazioni, soprattutto alle mie casette che come ho già detto non sono piccoli edifici ma piccole grandi famiglie.

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